Panorama mozzafiato dalla diga Fedaia (2023) Breathtaking view from the Fedaia dam

Con il panorama dolomitico imbiancato, essendo già in Val di Fiemme, ci viene l’idea di recarci al Passo Fedaia, per gustarci la regina delle Dolomiti: il Marmolada totalmente bianco.

With the white Dolomite panorama, already in Val di Fiemme, the idea comes to us to go to Passo Fedaia, to taste the queen of the Dolomites: the totally white Marmolada.oplus_2
Da sx. Roda del Mulon (2882 m.) a salire il Gran Vernel (3205 m.) e poi di seguito Punta Cornates (3029 m.) Pala del Vernel (2826 m.) Sass dal Pegorer (2836 m.) Col de Lestes (2427 m.) Cogolmai (2274 m.)oplus_2
Il Padon è una catena montuosa delle Dolomiti con una grande particolarità, ella non è composta dalla classica roccia chiara della zona (Dolomia) bensì da roccia vulcanica, che va dal grigio-marrone al nero; queste scure rocce sono prevalentemente costituiti da ceneri e lapilli vulcanici eruttati durante il periodo “Ladinico” (Triassico Medio) e successivamente consolidati.

The Padon is a mountain range in the Dolomites with a great peculiarity, it is not composed of the classic light rock of the area (Dolomite) but rather of volcanic rock, which ranges from grey-brown to black; these dark rocks are mainly made up of ash and volcanic lapilli erupted during the “Ladinian” period (Middle Triassic) and subsequently consolidated.oplus_2
In tale periodo le Dolomiti costituiscono una zona di subdizione della crosta terrestre e furono pertanto interessate dall’azione di almeno due vulcani. Il gruppo si estende dal Pordoi a Rocca Pietore, dividendo la Val Pettorina dalla zona di Livinallongo-Arabba. La sua zona come molte altre nel nord agordino sono vecchie postazioni e trincee di guerra; quindi molto importanti a livello storico, non solo dalle sue vette.

In this period the Dolomites constituted a subdiction zone of the earth’s crust and were therefore affected by the action of at least two volcanoes. The group extends from Pordoi to Rocca Pietore, dividing Val Pettorina from the Livinallongo-Arabba area. His area, like many others in the north of Agordino, are old war posts and trenches; therefore very important on a historical level, not only from its peaks.oplus_2
Costruito ai primi del Novecento dagli alpinisti bavaresi di Bamberg, il Rifugio Marmolada venne bombardato durante la Grande Guerra e quindi ricostruito negli anni Trenta dal C.A.I. di Milano. Il rifugio è dedicato all’alpinista Ettore Castiglioni e dalle vetrate dalle vetrate della sala da pranzo si gode una magnifica vista sulla Regina delle Dolomiti, con il versante nord ricoperto dal ghiacciaio le cui acque, l’estate, si raccolgono nel lago del passo Fedaia. Gli arredi (conservati con cura attraverso gli anni) raccontano atmosfere montane d’altri tempi. Il Rifugio è di proprietà della famiglia Soraruf, titolare anche della Capanna Punta Penia, il più alto delle Dolomiti, in vetta alla Marmolada.

Built in the early twentieth century by Bavarian mountaineers from Bamberg, the Marmolada Refuge was bombed during the Great War and then rebuilt in the 1930s by the C.A.I. from Milan. The refuge is dedicated to the mountaineer Ettore Castiglioni and from the windows of the dining room you can enjoy a magnificent view of the Queen of the Dolomites, with the northern side covered by the glacier whose waters, in the summer, collect in the lake of the Fedaia pass. The furnishings (carefully preserved over the years) evoke mountain atmospheres from times gone by. The refuge is owned by the Soraruf family, also owner of the Punta Penia hut, the highest in the Dolomites, at the top of the Marmolada.oplus_2
La diga della Fedaia è stata costruita dalla SADE – Società Adriatica di Elettricità e trasferita all’ENEL nel marzo del 1963, che è ancora l’odierno gestore. Il progetto è a firma del Dott. Ing. Carlo Semenza con collaborazione dell’Ing. Filippo Arredi, Ing. Nino Biadene e Ing. Mario Pancini. Costruzione: Impresa Ing. G Torno e C. – Milano. Iniezioni: Impresa Consonda SpA Milano.

The Fedaia dam was built by SADE – Società Adriatica di Elettricità and transferred to ENEL in March 1963, which is still today’s operator. The project is signed by Dr. Eng. Carlo Semenza with collaboration of Eng. Filippo Arredi, Eng. Nino Biadene and Eng. Mario Pancini. Construction: Impresa Ing. G Torno e C. – Milan. Injections: Impresa Consonda SpA Milan.oplus_2
Regolazione annuale, con diversione delle portate dal bacino idrografico dell’Avisio a quello del torrente Pettorina (Cordevole – Piave), dell’energia producibile negli impianti dell’asta del Cordevole e direttamente in quella di Malga Ciapela. Al serbatoio sono addotte per gravità le acque derivate dal torrente Vernel e mediante sollevamento quelle derivate a quota 1800 metri s.l.m. dal torrente Ombretta. Il serbatoio occupa la parte dell’ampio pianoro di valico della Fedaia, ai piedi del ghiacciaio della Marmolada, e si estende per 1.4 km.

Annual regulation, with diversion of the flow from the Avisio hydrographic basin to that of the Pettorina stream (Cordevole – Piave), of the energy that can be produced in the systems of the Cordevole branch and directly in that of Malga Ciapela. The waters derived from the Vernel torrent are fed to the tank by gravity and those derived at an altitude of 1800 meters above sea level by lifting. from the Ombretta stream. The reservoir occupies part of the large Fedaia pass plateau, at the foot of the Marmolada glacier, and extends for 1.4 km.DSC03326 - Copia
La diga è del tipo a speroni (19) con andamento planimetrico a spezzata poligonale, onde seguire le zone più elevate della soglia rocciosa e mantenere una contropendenza utile ai fini della sicurezza allo scorrimento. La struttura è completata in destra e sinistra da due tronchi a gravità. Caratteristica notevole dello sperone è la forma delle sezioni orizzontali in cui l’espansione a monte, che ha dovuto essere limitata in relazione con l’andamento planimetrico e la parte a valle formano completa continuità con raccordi molto ampi, intesi ad evitare ogni concentrazione di sforzi. La diga è attraversata da due cunicoli di ispezione, uno a quota 2051.35 e uno alla base in fondazione.

The dam is of the spur type (19) with a polygonal planimetric layout, in order to follow the highest areas of the rocky threshold and maintain a counter-slope useful for the purposes of sliding safety. The structure is completed on the left and right by two gravity sections. A notable characteristic of the spur is the shape of the horizontal sections in which the expansion upstream, which had to be limited in relation to the planimetric trend, and the part downstream form complete continuity with very wide connections, intended to avoid any concentration of stress. The dam is crossed by two inspection tunnels, one at an altitude of 2051.35 and one at the base of the foundation.DSC03327 - Copia
In realtà sarebbe giusto parlare di due laghi: il primo, più grande, si è formato in seguito alla costruzione della diga che raccoglie le acque del ghiacciaio della Marmolada. Più ad est si trova il più piccolo dei laghi di Fedaia è invece naturale e si è formato dopo uno sbarramento di tipo morenico.

In reality it would be right to talk about two lakes: the first, larger, was formed following the construction of the dam that collects the waters of the Marmolada glacier. Further east is the smallest of the Fedaia lakes, which is natural and was formed after a morainic dam.DSC03330 - Copia
Vista sulla val di Ciampiè.

View over the Ciampiè valley.DSC03333 - Copia
Nonostante la coltre di neve che la ricopre, la Catena del Padon, davanti a noi e dirimpetto al Marmolada, tradisce le sue origini vulcaniche. Le scure rocce di melafiro (della famiglia del basalto) emergono e risaltano dal bianco candore che le avvolge.

Despite the blanket of snow that covers it, the Padon Chain, in front of us and opposite the Marmolada, betrays its volcanic origins. The dark melafiro rocks (of the basalt family) emerge and stand out from the whiteness that surrounds them.oplus_2
Dal camminamento sulla diga Fedaia, davanti a noi il Gruppo del Catinaccio.

From the walkway on the Fedaia dam, the Catinaccio Group is in front of us.oplus_2
Da sx. La Crepa Neigra (2534 m.) lo Spiz de Soforcela (2484 m.) Le Coronelle (2797 m.) I Dirupi di Larsec (2779 m.) Cima Catinaccio (2981 m.) Torri del Vajolet, Cima Scalieret (2887 m.) Cima Piccola di Valbona (2787 m.) Cima Grande di Valbona (2824 m.) Catinaccio d’Antermoia (3002 m.) Croda del Lago (2806 m.) Molignon di Dentro (2843 m.)oplus_2
Da sx. la parte finale del Piccolo Vernel (3092 m.) la forcella del Vernel (3003 m.), il Gran Vernel (3205 m.) con davanti il Sot Vernel (2983 m.), la Roda del Mulon (2882 m.) con davanti il Sass de le Ciaures (2511 m.)oplus_2
Da sx. Punta Rocca (3309 m.) Punta Penia (3343 m.) Piccolo Vernel (3092 m.) Gran Vernel (3205 m.) con davanti il Sot Vernel (2983 m.), la Roda del Mulon (2882 m.) con davanti il Sass de le Ciaures (2511 m.)oplus_2
Da sx. le Pale di Ombretta, Punta Rocca (3309 m.) Punta Penia (3343 m.)oplus_2
Da sx. Punta Serauta (2961 m.) Forcella Serauta (2875 m.) con davanti il Sass del Mul (2282 m.) Piz Serauta (3035 m.) Monte Serauta (3069 m.) a salire le Pale di Ombretta.oplus_2
La morfologia del paesaggio sotto questa nevicata abbondante, assume linee più morbide.

The morphology of the landscape under this heavy snowfall takes on softer lines.oplus_34Superata la diga del lago artificiale di Fedaia, si trova subito il bar Diga, aperto quasi tutto l’anno. Ai piedi della Regina Marmolada a 2050 metri di quota, con una vista impagabile, anche se con la temperatura odierna, non è consigliabile accomodarsi in terrazza. Optiamo infatti per una bevanda calda all’interno. Commovente la storia di questi luoghi pubblicata in questo originale raccoglitore, che ho fotografato pagina per pagina con il permesso del gestore. Ho promesso però di non pubblicarle e tengo fede a quanto detto. Ai possibili futuri frequentatori, dico però, prendetevi del tempo per leggerle, sono testimonianze di un mondo che non c’è più.

Once past the dam of the artificial lake of Fedaia, you immediately find the Diga bar, open almost all year round. At the foot of the Queen Marmolada at 2050 meters above sea level, with a priceless view, even if with today’s temperature, it is not advisable to sit on the terrace. In fact, we opt for a hot drink inside. The history of these places published in this original binder is moving, which I photographed page by page with the manager’s permission. However, I promised not to publish them and I stand by what I said. However, I say to possible future visitors, take some time to read them, they are testimonies of a world that no longer exists.oplus_34
Annamaria Lorenz e Mario Caracoi aprirono questa attività nel 1959 ed oggi con lo stesso entusiasmo, viene gestito dal nipote Valentino. Profondo conoscitore di storie e leggende legate alla Regina delle Dolomiti, cordiale e disponibile, diventa un’intrattenitore d’eccezione in una giornata come quella odierna, con pochi turisti in circolazione.

Annamaria Lorenz and Mario Caracoi opened this business in 1959 and today with the same enthusiasm, it is managed by their nephew Valentino. A profound connoisseur of stories and legends linked to the Queen of the Dolomites, friendly and helpful, he becomes an exceptional entertainer on a day like today, with few tourists around.oplus_2
Il locale è famoso per i panini, i taglieri di salumi ed i formaggi locali, ma anche per le deliziose torte fatte in casa. Inoltre, all’interno si trova pure un angolo souvenir.

The place is famous for its sandwiches, cold cuts and local cheeses, but also for its delicious homemade cakes. Furthermore, inside there is also a souvenir corner.
oplus_2
Sullo sfondo a sx. Cima Belvedere (2663 m.) nella insellatura di Porta Vescovo la stazione a monte della funivia che sale da Arabba, a seguire La Mèsola (2725 m.) e le Crepes de Padon.

In the background a left Cima Belvedere (2663 m.) in the saddle of Porta Vescovo, the mountain station of the cable car that goes up from Arabba, followed by La Mèsola (2725 m.) and the Crepes de Padon.oplus_3
Un’autoscatto con questi colori a far da sfondo è dovuto, per la maestosità del panorama e per il fascino che esercita su di me codesto luogo.

A self-timer with these colors as a background is necessary, due to the majesty of the panorama and the fascination that this place has on me.oplus_2
Il Lago di Fedaia, a Passo Fedaia, si trova ai piedi della Marmolada, al confine tra il Trentino Alto Adige e il Veneto.

Lake Fedaia, in Passo Fedaia, is located at the foot of the Marmolada, on the border between Trentino Alto Adige and Veneto.oplus_2
Sullo sfondo, da sx. Le Coronelle (2797 m.) I Dirupi di Larsec (2779 m.) Cima Catinaccio (2981 m.) Torri del Vajolet, Cima Scalieret (2887 m.) Cima Piccola di Valbona (2787 m.) Cima Grande di Valbona (2824 m.) Catinaccio d’Antermoia (3002 m.) Croda del Lago (2806 m.) Molignon di Dentro (2843 m.) Molignon di Mezzo (2852 m.) Molignon di Fuori (2781 m.) Dente Principale (2653 m.) e Dente Secondario di Terrarossa (2624 m.)oplus_2
Il lago, porta lo stesso nome del passo che collega la val di Fassa all’Agordino, e quindi la provincia di Trento a quella di Belluno.

The lake bears the same name as the pass that connects the val di Fassa to the Agordino, and therefore the province of Trento to that of Belluno.oplus_2
Il lago di Fedaia è uno specchio lacustre situato a 2054 mt di altezza alle falde della Marmolada e occupa quasi totalmente la vasta spianata del passo Fedaia, in pieno territorio di Canazei, borgo montano della provincia di Trento.

Lake Fedaia is a lake located at 2054 meters above sea level on the slopes of the Marmolada and almost entirely occupies the vast plain of the Fedaia pass, right in the territory of Canazei, a mountain village in the province of Trento.oplus_2
Da sx. il Monte Serauta (3069 m.) il Sasso delle Undici (2801 m.) le Pale d’Ombretta, Punta Rocca (3309 m.) segue la Punta di Penia (3342 m.) con sotto la sua triangolare Parete Nord-Est (3025 m.)oplus_2
Da sx. la parte ultimale di Punta Rocca, segue la triangolare Parete Nord-Est della Punta di Penia (3025 m.) con sopra la Punta di Penia (3342 m.) ed il Sass de le Ciaures (2511 m.)oplus_2
Il Rifugio Passo Fedaia è stato costruito nel 1967 ed è in esercizio di attività di ristorazione dal 1967/68. Recentemente ristrutturato dalla nuova gestione, si trova ai piedi del Sasso delle Undici nel Gruppo Marmolada ad est del Lago di Fedaia, in un ambiente tra i più singolari e grandiosi delle Dolomiti. In inverno è meta apprezzata degli appassionati dello sci trovandosi nei pressi delle piste “La Bellunese” e “Padon”. Questa meta rappresenta per oggi l’ultima tappa, qualche fotografia al panorama intorno e siamo pronti per il rientro.

The Passo Fedaia Refuge was built in 1967 and has been operating a catering business since 1967/68. Recently renovated by the new management, it is located at the foot of the Sasso delle Undici in the Marmolada Group east of Lake Fedaia, in one of the most singular and grandiose environments in the Dolomites. In winter it is a popular destination for ski enthusiasts as it is near the “La Bellunese” and “Padon” slopes. This destination represents the last stop for today, a few photographs of the surrounding panorama and we are ready to return.

Fausto Forni © Tutti i diritti riservati. 

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.